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Insegnamenti sulla Parola di Dio: Gesù il Pacificatore parte 2 b

una serie di insegnamenti per la prima volta tradotti in Italiano grazie alla nostra interprete Daniela di Creflo Dollar sulla Parola di Dio oggi pubblichiamo la quarta parte.

Mi ricordo quando ero in Chiesa come cristiano e la pressione di performare era… Mi aveva portato al punto in cui volevo lasciar perdere. Pregavo un’ora al giorno però non mi sembrava ancora sufficiente. Digiunavo, ma non sembrava fosse sufficiente. Evangelizzavo, andavo per le strade,  sapete, tutto quello che implica convertire le persone, ma non sembrava sufficiente. E mi chiedevo quando sarà abbastanza? Quando arriverò al punto in cui, sapete, non mi sentirò più sotto questa pressione di performare, perché mi sentivo di non essere giusto abbastanza e non mi sentivo santo abbastanza non mi sentivo unto abbastanza. E mi ricordo un giorno in cui stavo pregando, e Dio mi ha chiesto cosa stavo facendo. E io avevo risposto “Signore, sto pregando per essere unto” E Dio mi ha detto: “Ti avevo già unto quando ti ho chiamato”. E ho pensato “allora perché prego?” Però ho continuato a pregare lo stesso perché non lo sapevo. Non capivo quello che Lui mi stava dicendo. E mia moglie stava cucinando qualcosa in cucina ne sentivo il profumino e volevo veramente andare a mangiare, quindi ho detto “nel nome di Gesù, amen” e me ne sono andato, visto che già ero unto… Non avevo ricevuto la rivelazione in quel momento lì, però quello che Lui mi stava dicendo era questo: “Stai cercando di ottenere qualcosa che ti è già stato dato come dono. Stai cercando di lavorare per ottenere qualcosa che ti è già stato dato come dono”. E vi dico ora che è difficilissimo vivere sotto la pressione di performare per essere accettato, amato, benedetto e anche usato da Dio. Quindi, amavo il Signore e sapevo che Dio mi amava, però avevo la mentalità dell’amore condizionato. Avevo la mentalità che, sapete, Dio mi ama solamente quando faccio le cose giuste. Era un amore condizionato. Dio mi ama solo quando prego. Dio mi ama solo quando non pecco. Dio mi ama… Avevo quest’immagine di Dio che mi amava di un amore condizionato. 

Però il giorno in cui ho veramente capito e mi sono fidato che il Suo amore era completamente incondizionato, quando ho capito che l’amore di Dio era incondizionato, ha provocato un cambiamento incredibile nella mia vita. La paura e la pressione di performare è sparita e una forte sicurezza si è stabilita nel mio cuore perché avevo capito che Dio mi amava in maniera incondizionata, in altre parole, non c’era una condizione necessaria perché Lui mi amasse. Mi amava quando ero su e quando ero giù. Mi amava quando camminavo in modo giusto e quando non. Mi amava quando pregavo per un’ora o per 5 minuti. Ho potuto vedere che Dio mi amava di un amore incondizionato e allora la pressione di performare ha iniziato a sparire e una sicurezza profonda si è stabilita nel mio cuore. Qualsiasi cosa succeda, Dio mi ama in modo incondizionato con un’amore incondizionato, irremovibile ed eterno. E ve lo dico ora che Dio non vi ama di un amore condizionato, ma vi ama di un amore incondizionato. È molto importante, molto importante. Ho iniziato a vedere Dio in questo amore incondizionato. Smettete di cercare ragioni per cui non siete abbastanza e per cui Dio non vi vuole aiutare o benedire o farvi prosperare. Iniziate a vedere un Dio dall’amore incondizionato che dice “Non c’è niente che tu possa fare per farmi scappare”. 

Sapete, ci sono persone che dicono che bisogna stare attenti perché sennò si rattrista lo Spirito Santo, perché non si fanno le cose giuste. Però, prima di tutto, vi devo dire una cosa, quello che rattrista lo Spirito Santo è come noi ci trattiamo a vicenda. Quello è quello che rattrista lo Spirito Santo, quando non perdonate le persone. Quando imputate loro i peccati, quando siete nell’amarezza, quando siete nel non perdono è quello che rattrista lo Spirito Santo, come vi trattate a vicenda. Ho sempre pensato che “fratello Dollar, è il tuo peccato, è il tuo peccato. Il tuo peccato è il motivo per cui lo Spirito Santo è rattristato”, no, è come io ti tratto. È la mia decisione di non amarti nel modo in cui Dio vuole che io ti ami. Quindi, vedete Dio che vi ama di questo amore incondizionato. Io credo che, se capiamo e ci fidiamo della giustizia di Dio, credo che, se capiamo e ci fidiamo del favore immeritato di Dio, del Suo amore incondizionato, avrà un ruolo fondamentale nella trasformazione di Dio nella vostra vita. Quando riceverete questo e crederete questo, avrà un ruolo fondamentale nella trasformazione della vostra vita. E quindi, voglio vedere

Tre cose che cambieranno quando capirete questa giustizia. Io credo che sia fondamentale che, come cristiani, capiamo la giustizia. Invece di usarla solo come un cliché, ma cosa potrebbe succedere nella mia vita se capissi la giustizia?

Numero 1. Ecco la prima cosa che succederebbe. Se capiremmo la giustizia, come prima cosa, inizieremmo a regnare nella vita. Quando capiremo la giustizia inizieremo a regnare o a governare nella vita. Quanti di voi vogliono regnare nella vita? Invece di lasciare che la vita “vi capiti”, voi capitate alla vita, voi governate e regnate nella vita. Non c’è niente che “succeda” nella vostra vita, che vi controlla o vi sopraffà. Voi governate e regnate nella vita. Quando arriva la malattia, voi la governate. Quando arriva la mancanza, voi la governate. Quando arriva la depressione, voi la governate. Quando capite la giustizia, governate nella vita. Guardate in Romani capitolo 5 verso 17, Romani capitolo 5 verso 17 dice: “Infatti se per l’offesa di uno solo la morte ha regnato a causa di quel solo uomo, molto di più quelli che ricevono l’abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo del solo Gesù Cristo.” Guardiamo a questo nella versione NLT, badate che parla del dono della giustizia, la chiama “grazia di Dio” che vi dà dei doni, il dono della giustizia. Dice: “Se il peccato di questo solo uomo Adamo ha fatto sicché la morte regnasse su molte persone, ancora più grande è la grazia meravigliosa di Dio e il Suo dono di giustizia. Perché tutti quelli che l’hanno ricevuto vivranno nel trionfo e nella vittoria sul peccato e sulla morte attraverso un uomo solo, Gesù Cristo”. Osservate quello che dice: “Quando iniziate a capire la vostra giustizia, governerete sul peccato nella vita.” Si! Quando iniziamo a dirvi che siete più giusti, invece di continuare a dirvi che siete peccatori, vi dico cosa, governerete sul peccato, governerete sul peccato, quando capirete la vostra giustizia. Regnerete nella vita, in tutte le sue aree, dalla vita personale a quella professionale, al nostro ministero. Il nostro carattere, la nostra salute, e il nostro benestare sono compresi in questo “regnare nella vita”. Quindi non abbiamo bisogno…. Non abbiamo bisogno delle 12 chiavi, i 15 segreti le 20 formule, quando abbiamo LA chiave con la quale dovremmo regnare nella vita, ossia Gesù Cristo. E alcuni di noi probabilmente sono più soddisfatti ad avere le 15 chiavi, le 20 formule, ma avete Gesù! Potete regnare nella vita perché la vostra fede è fondata su Gesù Cristo e capite che grazie a Lui siete giusti e avete successo. Grazie a Lui potete regnare nella vita, potete… regnare nella vita e per quanto riguarda il vostro carattere, potete sconfiggere quei difetti del vostro carattere, potete regnare nella vita per quanto riguarda la vostra salute, per quello che riguarda il vostro benessere perché avete Gesù Cristo. 

Quindi come regnamo nella vita attraverso l’Uno, Gesù Cristo? Ascoltate, è un’ottima domanda. Come regniamo nella vita attraverso l’Uno, Gesù Cristo? Ascoltate. Non facendo molte cose, ma ricevendo 2 cose. Non facendo molte cose, ma ricevendo 2 cose. 

Se ricevete l’abbondanza della grazia e il dono della giustizia, regnate nella vita. Dovete riceverle. Significa che oggi, voi accettate questo: io sono giusto. È un dono che mi è stato dato. Non lo posso guadagnare, non posso lavorare per ottenerlo e non me lo posso meritare. Lo ricevo, ricevo il dono della giustizia. Ricevo l’abbondanza della grazia. Ricevo il favore immeritato di Dio. Il Suo favore immeritato. Lui mi ha favorito con il dono della giustizia. Quindi ricevo la sua grazia, ricevo il Suo favore. So di non aver fatto niente per guadagnarmelo, so di non aver fatto niente per meritarmelo. Ricevo la Sua grazia, ricevo il Suo favore, ricevo il dono della giustizia. E Lui dice che regnerete nella vita perché avete ricevuto queste cose. 

Cosa intendo dire per “ricevere”? Che ne hai preso il possesso. Lui dice che sono giusto. E se qualcuno vi chiede perché siete giusti? “Perché ho l’abbondanza della grazia. L’ho ricevuta”. Ed è facile per voi dire ora che siete giusti, però lo intendo per quei momenti in cui la vostra posizione non è così giusta, se dite comunque che siete giusti, è allora che potete governare su qualsiasi posizione abbiate. Quando siete in una situazione che non sembra molto positiva e riuscite comunque a dire che siete la giustizia di Dio per la Sua grazia, allora potete governare su quella cosa, qualsiasi essa sia. Pero dovete ricevere che siete la giustizia di Dio, che avete l’abbondanza della grazia. 

Ora, perché regniamo nella vita, è molto importante che capiamo che la giustizia e la grazia sono parti fondamentali del Vangelo stesso. Se voglio regnare nella vita, devo capire che la grazia e la giustizia sono parti fondamentali del Vangelo. Ossia, cos’è il Vangelo? Perché, sapete, alcuni dicono che il Vangelo è la buona notizia. E non è incorretto ma è incompleto. Cioè, è la buona notizia, però, precisamente, la buona notizia su cosa? Cos’è il Vangelo? Vedete, dobbiamo capire cos’è il Vangelo. “Beh, il Vangelo sono Matteo, Marco, Luca e Giovanni”. Va bene, quelli vengono chiamati Vangelo, però che cos’è il Vangelo di preciso? Ok, guardate questa scrittura qua, Romani 1:16 e 17 e poi Atti 20:24. Romani 1:16-17 dice questo: “Io infatti non mi vergogno”, dice Paolo, “del Vangelo”. Quale Vangelo? Di Cristo. Quindi questa è una buona notizia su Cristo. Non mi vergogno della buona notizia su Cristo. Perché questa buona notizia su Cristo, il Vangelo, è la potenza di Dio. Per la salvezza, guarigione, liberazione di tutti quelli che credono. Del giudeo prima e poi del greco. E quindi, quello che dice è che il Vangelo, il Vangelo di Gesù Cristo è la buona notizia, la notizia quasi troppo bella per essere vera, su quello che Gesù ha reso disponibile per noi. E poi, nel versetto successivo, dice: “È in esso che si rivela la giustizia di Dio”. Dove? In questo Vangelo. Di Cristo. In questa buona notizia su Cristo , la giustizia di Dio è rivelata “di fede in fede, come sta scritto: Il giusto” chi è il giusto? Coloro che sono stati dichiarati giusti. Ossia voi, io. “Il giusto vivrà mediante la fede.” In altre parole, io sono stato dichiarato giusto e vivo per la fede che sono la giustizia di Dio. Non vivo in base a nessuna prova di quello che io io faccio per essere la giustizia di Dio, vivo per la fede che sono giusto e prendo il possesso di quel dono della giustizia è quella e la buona notizia di Cristo. La buona notizia di Cristo è che attraverso Cristo ho l’abbondanza della grazia e attraverso Cristo, per fede, posso entrare in possesso di questo dono di giustizia e regnare e governare nella vita per Gesù Cristo. Oh, questa sì che è una buona notizia! E anche Atti capitolo 20 verso 24, semplicemente quello che è il Vangelo. Cos’è questo Vangelo? Dice: “Ma nessuna di queste cose non mi smuovono, e non faccio nessun conto della mia vita, come se mi fosse preziosa, pur di condurre a termine la mia corsa con gioia e il ministero affidatomi dal Signore Gesù,” Paolo dice “di testimoniare del vangelo della grazia di Dio.” Quindi qui lui dice che il Vangelo è la buona notizia sulla grazia di Dio che è venuta a noi grazie a Gesù. È la buona notizia sulla grazia di Dio. È la buona notizia sul Suo favore immeritato, che ci permette di ricevere doni. È la buona notizia del fatto che ho il dono della giustizia. Lode a Dio! È la buona notizia che Gesù, attraverso il Suo sangue ha pagato affinché i miei peccati fossero perdonati. Che Gesù, attraverso il Suo sangue, mi ha reso giusto. Che Gesù, attraverso il Suo sangue, mi ha redento. Che Gesù, attraverso il Suo sangue, mi ha reso santo. Che Gesù, attraverso il Suo sangue, mi ha santificato. Che Gesù, attraverso il Suo sangue, mi ha dato sapienza e io lo ricevo e lo credo, nel nome potentissimo di Gesù. Amen. Lode a Dio! 

Ora, ecco la seconda cosa che cambierà quando capiremo la giustizia. Numero 2. Quando capiremo la giustizia, saremo maturi. Ci farà essere maturi. Se c’è una cosa che vedo spesso nelle chiese di oggi, sono tanti cristiani immaturi. Tanti cristiani immaturi che considerano la propria maturità in base a quanto tempo è passato da quando sono stati salvati. E da quanto tempo siete salvati non quantifica la maturità della vostra vita. Sapete, quando… quando perdete le staffe o quando agite nello sforzo personale, quando cercate di fare qualcosa 

per far sì che Dio faccia qualcosa per voi, quando non camminate nell’amore… tutte queste cose sono semplicemente esempi e prove della immaturità spirituale, ma c’è qualcosa in questo. Quando non capite la vostra giustizia, siete bambini. Siete immaturi perché non capite la vostra giustizia. Capire la vostra giustizia vi farà essere maturi. È ora che la Chiesa maturi. È ora che la Chiesa smetta di comportarsi come bambini e, sapete, è ora che tutto questo finisca. E quindi in Ebrei capitolo 5, verso 12 e 13, parla di maturità. Sapete, i cristiani immaturi dibattono, litigano e tutte quelle cose lì. E voglio che vediate cosa dice qui riguardo alla giustizia. Ebrei 5 versi 12 e 13 dice: “Infatti, dopo tanto tempo dovreste già essere maestri; invece avete di nuovo bisogno che vi siano insegnati i primi elementi degli oracoli di Dio; e siete giunti al punto che avete bisogno di latte e non di carne solida. Ora, chiunque usa il latte non ha esperienza della parola di giustizia, perché è bambino; perché non ha esperienza della parola di giustizia.” Ora torniamo a leggere questo nella versione NLT “.. è un bambino perché….”. Eccolo qua: “Sei un bambino, sei immaturo o sei un bambino perché non hai esperienza della parola di giustizia.” La NLT dice “Siete credenti da così tanto tempo ormai, che dovreste già insegnare gli altri; ma invece avete bisogno che qualcuno vi insegni di nuovo le cose elementari della parola di Dio”, siete come dei bambini che hanno bisogno di latte e non potete mangiare il cibo solido. Perché uno che vive ancora di latte è ancora un neonato e non sa come fare quello che è giusto.” È roba forte, potente! Nel contesto di quello che abbiamo appena letto, la maturità qui significa essere maturi e capire il Vangelo stesso. Essere maturi e capire il Vangelo stesso. E quando considerate questo, c’è tanta immaturità al pulpito, nella congregazione, è come se… Predichiamo, siamo predicatori e predichiamo, però è come, se… Dato che siamo salvati, dovremmo capire il Vangelo, dovremmo capire come operare nella giustizia e che non siamo giusti grazie a quello che noi facciamo, noi siamo giusti grazie a Gesù e, se sottraete Gesù dall’equazione, non è possibile essere giusti. Se sottraete Gesù dall’equazione, allora la nostra giustizia diventa un insieme di stracci sporchi. 

Quindi, spesso le persone rispondono che leggere la Bibbia, o leggere la Parola di Dio, porta questa maturità. Beh, se leggete la Parola maturerete, è giusto. Però se leggete la Parola in maniera sbagliata, e non dividete in maniera corretta la Parola di Dio, questa non vi porterà maturità. La Bibbia dice che otterrete sapienza, quindi leggete, ma ricevete sapienza. Leggete, ma non capite che siete la giustizia di Dio grazie a Gesù. Non capite che la grazia di Dio vi concede un favore che non potreste guadagnarvi, che non vi meritate, che non ottenete da voi. E dice che per questa mancanza di conoscenza siete ancora bambini, consumate latte! Quindi non siete maturi solamente perché leggete la Bibbia o no, siete maturi perché arrivate a capire che siete limitati senza Gesù Cristo. Quindi, è corretto, comunque…. Voglio assicurarmi di essere chiaro. È corretto, però non è la risposta esatta che leggere la Parola può portare a un livello di crescita e maturità. Volevo dire questo. Quindi, però, però, non è la risposta esatta. Dice in questa Scrittura che è la Parola della giustizia che ci porta a questa maturità. È la Parola della giustizia che ci porta a questa maturità.

Ora, questa Scrittura in Ebrei 5:12-13, questa Scrittura parla della transizione dal bere solo latte al mangiare più cibo solido. Quindi, questa Scrittura parla di essere divezzati dal latte, per iniziare a mangiare cibo solido. Vi ricorderete quando lo avete fatto con i vostri figli. Qui c’è un parallelo interessante con il Vecchio Testamento, che credo valga la pena di vedere. Andate in Genesi capitolo 21 versetti dal 8 al 10. Genesi 21 dal 8 al 10,  in pratica è come noi passiamo dal latte al cibo solido per poter operare nella maturità vera. Quindi guardiamo a questo in Genesi 21 dal 8 al 10: “Il bambino dunque crebbe e fu divezzato.” Sottolineate quella parola “divezzato”. Ora, questo bambino di cui parla è il figlio di Abramo, Ismaele, e dice: “Il bambino Ismaele dunque crebbe e fu divezzato e Abraamo fece un grande banchetto nello stesso giorno in cui Isacco fu divezzato”, vi faccio vedere, è di Isacco che parla qui. Ricominciamo da capo non voglio confondervi. Non stiamo parlando di Ismaele qui, dice: “Il bambino dunque crebbe e fu divezzato e Abraamo fece un grande banchetto nello stesso giorno in cui Isacco fu divezzato”. Ok? Ora, e “Sara vide che il figlio partorito ad Abraamo da Agar, l’Egiziana, prendeva in giro”, quindi Sara ha visto Ismaele, il figlio di Agar, prendere in giro tutta questa situazione. Ok? “Allora disse ad Abraamo: «Caccia via questa serva e suo figlio; perché il figlio di questa serva, Ismaele, non dev’essere erede con mio figlio, con Isacco», che era stato divezzato.” Ora ascoltate questo attentamente: ci sono tanti simboli in questo versetto, per questo ve lo voglio far vedere. Abraamo, qui, rappresenta la fede. Sara, qui, secondo Galati, rappresenta il Nuovo Patto della grazia. Isacco, il figlio di Abraamo e Sara, rappresenta il frutto della grazia: miracoli, la nuova creazione… . Agar rappresenta il Vecchio Patto della legge e Ismaele rappresenta il frutto della legge. Il frutto della legge, che è lo sforzo personale, e la carne e la schiavitù. Ora, essere divezzati da qualcosa significa non dipendere più da quella cosa. Quindi, quello che è interessante da vedere è che nello stesso giorno in cui Isacco è stato divezzato, nello stesso giorno in cui Isacco è stato trasformato dalla transizione della sua dipendenza da qualcosa, il giorno in cui è stato divezzato, Agar e Ismaele se ne sono dovuti andare. Il giorno in cui Isacco, che rappresenta la grazia, il giorno in cui Isacco è stato divezzato, Agar, il patto della legge, e Ismaele, il frutto della legge, se ne sono dovuti andare. Se ne sono dovuti andare. Siccome si riceve la maturità e la grazia, allora la legge e la carne e lo sforzo personale devono andarsene. Quindi la vostra immaturità si deve al fatto che operate ancora sotto la legge, operate ancora nello sforzo personale, operate ancora nella schiavitù e nella carne. Dice, “Vediamo che siete ancora immaturi”. Ma nel giorno in cui la legge se ne va, lo sforzo personale se ne va, il giorno in cui tutta la carne se ne va, è il giorno in cui diventerete maturi perché Isacco è stato divezzato dalla legge e dallo sforzo personale. 

Cos’ha questo a che fare con la giustizia? Nello stesso giorno in cui capiamo la Parola della giustizia, dello sforzo personale e del Vecchio Patto con la legge, se ne devono andare sia dalla nostra vita personale, sia dalla Chiesa. E poi solo la fede, la grazia e i miracoli, che implicano la nuova creazione, rimarranno. E vedrete poi che ci sarà una grande differenza nella vostra vita. Una grossa differenza nella vostra vita. Ora, la maggior parte della Chiesa di oggi vive nel miscuglio. Vogliono mescolare un po’ della legge mosaica con un po’ della grazia di Gesù Cristo. Un po’ di quello che Gesù ha fatto, come dono per noi, e un po’ di “sì, un po’ ho aiutato anche io”. La Bibbia dice questo sui miscugli: “Non potete mescolare il vino nuovo con l’otre vecchio perché si rompe e perderete il beneficio sia del vino che del contenitore”. I miscugli.. Dio dice: “Preferisco che siate o caldi, o freddi, ma siccome siete tiepidi, dice, mi fate venire la nausea, mi fate vomitare. Per causa dei miscugli.” Ed è quello che la Chiesa fa: mescoliamo un po’ di legge con un po’ di grazia, un po’ di fiducia in Dio con un po’ di fiducia in noi stessi… Non funziona così, dice che siete immaturi e dovete essere divezzati.

Dovete diminuire la vostra dipendenza dei vostri sforzi personali e dovete essere divezzati dalla legge e dallo sforzo personale e dovete arrivare alla pienezza della comprensione della grazia di Dio e che siete stati resi giusti grazie a quella. Amen. 

Ecco la terza cosa che succede quando capite la giustizia: Numero 3. Quando comprenderete la giustizia, sarete consapevoli della giustizia anziché della coscienza di peccato. Quando capisco la giustizia, sono più consapevole della giustizia che del peccato. Vedete, quando non capite la giustizia di Dio, quando non sentite la giustizia di Dio, quando non siete educati, allenati nella giustizia di Dio, siete più consapevoli del peccato che della giustizia e vi sveglierete ogni giorno e direte “Signore, perdonami per i peccati che non ho neanche ancora commesso”. Quella è la consapevolezza del peccato. Siete più consapevoli del peccato che della giustizia di Dio. Ascoltate questo, signore e signori, la consapevolezza del peccato e la condanna derubano le persone della loro gioia, derubano le persone della pace della forza, della fiducia, del coraggio e stando dietro a tante delle difficoltà che le persone affrontano quotidianamente, perché sono coscienti del peccato e sono pieni di condanna. 

Quindi mostratemi una persona senza gioia, senza pace, mostratemi una persona che ha perso la sua fiducia, che è debole, mostratemi qualcuno che non è più coraggioso, e vi farò vedere che dietro a tutte quelle difficoltà che quella persona affronta, uno dei motivi principali è che si trova ancora nella coscienza del peccato e che la sua coscienza è indurita, così indurita dalla consapevolezza del peccato, ed è nella condanna e non pensa di essere mai abbastanza. Ecco quanto è importante questo insegnamento. Non è un insegnamento che vi faccia correre tra le corsie qua o saltare in piedi sulle panchine, ma è l’insegnamento che vi aiuterà a vincere le difficoltà della vostra vita. E fissatelo nella vostra mente il fatto che siete la giustizia di Dio per fede in Cristo Gesù e non è in base a quello che voi fate. Quindi, quando facciamo qualcosa di stupido, siamo ancora giusti. Lode aDio! Insegnerò questo finché… Non perdete la vostra giustizia..Lode a Dio! Voi siete la giustizia di Dio perché Gesù è giusto e finché Gesù rimane giusto, e voi l’avete ricevuto, voi siete giusti! Finché Gesù è a posto con Dio, anche voi siete a posto con Dio. Perché la vostra posizione con Dio non si basa su quello che voi fate, la vostra posizione con Dio si basa su quello che Gesù ha fatto e avete fede e credete in Gesù Cristo. 

Le chiese di oggi spesso ci insegnano con forza il nostro bisogno di giustizia, puntando il dito contro i nostri peccati e puntando il dito contro le nostre debolezze e puntando il dito contro la nostra incapacità di compiacere Dio. Quindi, predichiamo alle persone “Vi serve la giustizia. Vi insegnamo la giustizia a causa dei vostri peccati. Vi serve la giustizia.. dovete essere giusti a causa delle vostre debolezze e della vostra incapacità”. Comunque, gli insegnamenti su come la giustizia è disponibile e su chi già siamo in Cristo Gesù mancano in molte chiese di tutto il mondo! La giustizia è disponibile! Noi ce l’abbiamo già in Cristo Gesù! Ce l’abbiamo già! Siamo giusti! Anche quando guardi la pornografia a causa del peccato! Siamo giusti! Anche se, anche se, guardi la pornografia per debolezza! Siamo giusti! Anche se guardi la pornografia per l’incapacità che abbiamo di compiacere Dio! Io sono già giusto! 

E quando potrò essere più consapevole della giustizia, tutte le altre cose spariranno. Perché il giorno in cui crederai di essere giusto, quello è il giorno in cui farai le cose giuste. Il giorno in cui crederai che sei giusto, è il giorno in cui farai le cose giuste. Amen. 

Quindi, man mano che diventiamo più consapevoli della giustizia, il nostro coraggio e la nostra fiducia aumenteranno. E faremo il ministero con gioia e non con condanna. Il giorno, il giorno in cui crederemo questo. Il giorno in cui diventeremo più consapevoli della giustizia. E parte di questo inizia con voi che aprite la vostra bocca quotidianamente e dichiarate “sono della giustizia di Dio”. Parte di questo avviene quando fate qualcosa che, sapete, non è in accordo a Dio e poi dite “sono la giustizia di Dio”. Dovete crederlo. “Non è così!” Le persone dicono che vi guadagnate la giustizia. Ma siete giusti solamente grazie a Gesù, se togliete Gesù, potete fare tutte le cose buone del mondo e non sarete comunque abbastanza giusti. La vostra giustizia, come ho detto, è come degli stracci sporchi. Però, ora che avete Gesù, la vostra giustizia è come la Sua giustizia. E come Lui è anche noi siamo su questa terra. 

Quindi, voglio veramente imprimervi di focalizzarvi e diventare più consapevoli della giustizia. Meno consapevoli del peccato. E quando vi ritroverete a fare delle cose sbagliate, ricordatevi che siete ancora “sono la giustizia di Dio”. È così che ne uscirete. Infatti, il giorno in cui crederete di essere giusti sarà il giorno in cui non vorrete più fare alcune delle cose che fate. La vostra giustizia è un dono da Dio, è la vostra identità e il giorno in cui credete di essere giusti… Vedete, chi siete determinerà quello che farete. E chi credete di essere determinerà quello che farete. E tutto il vostro comportamento negativo è un risultato del non aver ricevuto la vostra giusta identità. Pensate ancora di essere un peccatore salvato per grazia e quindi, dite “sono salvato per grazia, e quindi non sono più un peccatore ma un santo, e sono la giustizia di Dio”. Quando questo diventa realtà nella vostra vita, le cose cambiano. Voi cambiate. Iniziate a camminare per fede ogni singolo giorno. E le cose cambieranno nella vostra vita. Lode a Dio! 

Sapete cosa, voglio pregare per voi ora. Voglio pregare che sarete di divezzati dallo sforzo personale divezzati da quella piattaforma che vuole mescolare quello che Gesù Cristo ha reso disponibile con la religione e lo sforzo personale. È tempo di essere divezzati dalla religione, divezzati, sapete, sono accettato da Dio per quello che io posso fare, per quello che ho fatto. È tempo di essere divezzati e quando saprete di essere stati divezzati con successo o sarete passati al cibo solido? Sarà il giorno in cui la legge lascerà la vostra casa, sarà il giorno in cui lo sforzo personale lascerà la vostra casa, la carne lascerà la casa, la schiavitù lascerà la vostra casa. Per questo è fondamentale per me iniziare a insegnare questi principi. Iniziare a farveli entrare. Ne so di più oggi e li capisco meglio oggi rispetto alla prima volta che li ho condivisi e insegnati. Prego che li riceviate. Ricevete per fede e osservate lo Spirito Santo che si muoverà nella vostra vita. Se siete qui oggi, e volete il dono della giustizia, tutto quello che dovete fare è di rendere Gesù Cristo il Signore della vostra vita. Tutto quello che dovete fare è di chiedergli di venire ad abitare nella vostra vita e l’abbondanza della grazia e il dono della giustizia saranno disponibili per voi. 

Pregate con me ora: Padre celeste, vieni nel mio cuore. Sii mio signore e Salvatore, vieni nella mia vita, sii la mia giustizia, la mia redenzione, la mia santità, la mia sapienza, vieni nella mia vita e salvami, Signore. Ti ricevo per fede, dichiaro che sei il mio Salvatore, e ringrazio Dio perché sono salvato. E che ho il dono della giustizia, che SONO la giustizia di Dio grazie a Te. Grazie, Signore, per avermi salvato, nel nome di Gesù, amen. 

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